Le lettere del Presidente

DOMANDE SULL'INCHIESTA INPS

Paolo Giugliano, già Presidente del comitato regionale Inps Campania.

 

Repubblica del 28 Ottobre in cronaca di Napoli ha riportato dettagliatamente e precisamente l’inchiesta in corso sulle false assunzioni e i premi di produttività gonfiati degli ispettori INPS. Vorrei ripercorrere in questa lettera le tematiche e le modalità delle indagini ed aggiungere delle considerazioni a chiarimento, perché i lettori del suo giornale si facciano un’ opinione completa di tutto.

 

Nel 2012 nel nocerino diverse aziende del terziario fanno registrare un picco anomalo di assunzioni. L’Inps denuncia il fenomeno alla procura della repubblica locale ed inizia da parte dei due soggetti un’incisiva attività di intelligence per smascherare eventuali truffe. Le assunzioni com’è noto danno vita a prestazioni da parte dell’INPS ( sgravi contributivi, casse integrazione, indennità di disoccupazione,maternità). L’Inps chiama questa operazione “Non c’era” la procura ”Mastrolindo". Il magistrato scopre che nel malaffare sono implicati due ispettori e un impiegato dell’istituto previdenziale e dispone per loro misure cautelari. L’inquirente a questo punto chiama in causa l’intera dirigenza INPS rea di non aver messo in atto tutte le misure necessarie per evitare che il fenomeno accadesse e si reiterasse nel tempo. Nell’inchiesta, sulle false assunzioni si innesta quella dei premi di produttività. Ci sarebbero state ispezioni gonfiate ad arte per far lievitare i premi previsti per coloro che le conducevano. Il periodo sotto osservazione è il biennio 2012-2013 gli importi quasi 400 milioni di euro. La cifra ovviamente riguarda tutte le sedi INPS d’Italia per le quali si emette un ordine di esibizioni dei documenti. Raffaele Cantone presidente dell’autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) parla di uno “spaccato inquietante dello stato della pubblica amministrazione”. Premesso che i controlli di legalità sono indispensabili per spegnere il malaffare ovunque si annidi e che la collaborazione fra soggetti,enti,istituzioni è l’ingrediente principale per il successo delle investigazioni. A questo punto vorrei dire alcune cose sul modo con cui sono state condotte le indagini che valgono in generale ma soprattutto nel caso specifico. Criticare non è osteggiare ne tantomeno  mettersi di traverso. Le indagini devono vedere sempre il rispetto delle persone e della loro privacy.

Evitare che l’inchiesta sia già un giudicato per le persone coinvolte, questo vale ancora di più se le cose sono dette con l’autorevolezza che gli deriva dalla carica dal magistrato, Raffaele Cantone. Per questo la diffusione di notizie  deve essere particolarmente sobria e accorta. I media infatti  sono potenti vettori di formazione del giudizio dell’opinione pubblica essere assertivi quindi può solo attizzare ancora di più il fuoco del sospetto e della diffidenza nei riguardi dei destinatari delle indagini. Serenamente si può dire che queste norme di comportamento sono state sempre pienamente rispettate nel corso dell’inchiesta INPS?. C’è tempo per rimediare senza compromettere la bontà del lavoro svolto e quello che ancora in svolgimento.

 

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