Un progetto per i Beni Culturali Immateriali UNESCOIres Campania, in partenariato con Università Parthenope, Università Federico II, Istututo Agronomico Mediterraneo di Bari, MedinVita società di nutrizionisti (Ginevra, Svizzera), Associazione culturale Alter, partecipa all'Avviso pubblico per progetti operativi e iniziative di studio, didattica e ricerca finalzzato a salvaguardare e valorizzare gli elementi caratterizzanti il patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO. Manifestazione di interesse progetto AisloAislo- APS Le Piazze del Sapere/Aislo Campania ha presentato un progetto denominato Festival Letture di gusto. Libri,cibo,ambiente e territorio.
Visto il progetto di cui sopra che sarà presentato alla Regione Campania al fine di essere finanziato, l'Istituto Ricerche Economiche e Sociali - IRES Campania ha aderito all'iniziativa con manifestazione di interesse. Approvato il progetto DOWN TO EARTHIl percorso di alternanza scuola-lavoro proposto in progetto è strutturato in modo da sviluppare nei destinatari la consapevolezza del delicato equilibrio sul quale si regge l’ecosistema, in particolar modo quando è sotto la pressione di un’attività come quella turistica, ad alto impatto sul patrimonio naturale, culturale e sociale di un territorio. L’intento è quello di sviluppare una consapevolezza critica dei modi in cui il turismo può migliorare il benessere delle persone e salvaguardare il patrimonio naturale, culturale e spirituale di una comunità. I percorsi educativi saranno realizzati con l’adozione di metodologie caratterizzate da forte innovatività e replicabilità.
Il progetto si articola in due moduli: 1. RISPARMIAMO LA TERRA: IL TERRITORIO SOSTENIBILE; 2. VIAGGIATORI RISPETTOSI: IL TURISMO SOSTENIBILE, di 70 ore ciascuno da svolgersi nel corso di tutto l’anno in orario extracurricolare. E' rivolto a due gruppi di 15 studenti delle classi terze del Liceo Economico Sociale "Genovesi" di Napoli, il partenariato è composto da: 1. Liceo Classico Genovesi di Napoli; 2. Comune di Agerola; 3. IRES CAMPANIA. Istituto Ricerche Economiche e Sociali; 4. Associazione Culturale ALTER; 5. Università agli Studi di Napoli "Parthenope". Non si dovrebbe morire per il lavoroImmaginate una guerra che non risparmia donne e bambini, durante la quale, nel mondo, ogni anno, 3 milioni di persone muoiono subito e per le ferite, le mutilazioni, le lesioni e le malattie riportate per cause di lavoro, e in cui 350 milioni di persone soffrono per incidenti avvenuti negli anni precedenti. Solo in Italia ogni anno i morti per il lavoro sono oltre 1000 e gli incidenti sul lavoro oltre mezzo milione. Questa guerra è in corso, continuamente, e le persone di cui parlo sono operai e contadini, guidatori di treni o navi o camion, fabbricano automobili o edifici o scavano carbone nelle miniere e pietre nelle cave. Di questi morti e feriti non esistono neanche statistiche esatte perché molti sono lavoratori non protetti, non registrati dalle agenzie delle Nazioni Unite o dai singoli governi. Spesso le morti o le malattie privano una famiglia dell’unica fonte di reddito.
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