Bilancio sull'emergenza sanitaria da Covid-19 Aggiungi commento
Lo Smart Working. L’evoluzione della specie.
nell'ambito dell'iniziativa
Osservazioni e riflessioni sui cambiamenti del nostro sistema ante e post virus.
Lo Smart Working. L’evoluzione della specie*. Gianni De Falco, presidente Ires Campania
Nel 1993 chi scrive, insieme con altri studiosi, partecipò alla stesura della prima ricerca sul Telelavoro[1] in Italia occupandosi della sua possibile applicazione nell’Area Metropolitana di Napoli[2]. Altri tempi, da pionieri, infatti la prima regolazione del Telelavoro in Italia si ebbe nel 1998 (legge n. 191). In molti confondono il Telelavoro con l’attuale Lavoro Agile (Smart Working). Il telelavoro prevede lo spostamento della sede di lavoro dai locali aziendali ad altra sede (di solito l’abitazione del lavoratore), ma il dipendente è vincolato a lavorare con postazione fissa e con gli stessi orari d’ufficio.
Bilancio sull'emergenza sanitaria da Covid-19Mascherine: qualche considerazione.nell'ambito dell'iniziativa Osservazioni e riflessioni sui cambiamenti del nostro sistema ante e post virus.
Mascherine: qualche considerazione. di Francesco Fusco, presidente Associazione culturale Alter (partner Alleanza Istituti Meridionalisti)
Sono diversi mesi ormai – da quando tutto questo è cominciato – che l’umanità, una corposa fetta di umanità, ha cambiato volto. E non in senso metaforico. Ha letteralmente cambiato aspetto, estetica, connotati. Da diversi mesi infatti, a una considerevole porzione di umanità è spuntata una mascherina sul volto. È impossibile non farci caso: basta guardare la tv, basta uscire di casa (per motivi legalmente riconosciuti, è ovvio). Succede un po’ dappertutto, non solo qui da noi in Italia. È come se fossimo diventati tutti interpreti di un brutto film di fantascienza, protagonisti sbigottiti di una distopia planetaria. È come se fosse scoppiata una nuova Seveso – o Chernobyl, a seconda della generazione – su scala mondiale. Al telegiornale, per esempio, capita di vedere un giornalista in doppia mascherina che intervista il luminare di turno ad almeno due metri di distanza, anch’egli fornito di mascherina ovviamente, mentre il fonico, fuori campo, manovra il microfono montato su un braccio meccanico. Avrà anche lui la mascherina? Probabilmente sì.
|