Penso… dunque Sono. Percorsi di discussione, confronto e riflessioneL’Ires Campania organizza una serie di incontri su tematiche di stretta attualità, gli incontri sono organizzati in maniera “aperta” e senza alcuna caratteristica seminariale per tentare di discutere, confrontarsi e riflettere con un gruppo di intellettuali provenienti da diverse categorie professionali: economisti, filosofi, urbanisti, giuristi, sindacalisti e così via. Aderiscono e sostengono questo progetto varie Fondazioni ed Istituti locali e nazionali. Per lo svolgimento di questi incontri Ires Campania ha chiesto l’adesione e la collaborazione dell’Ordine dei Giornalisti della Campania per moderare e gestire le attività. L’Ordine ha aderito con entusiasmo e, anzi, in riferimento agli ultimi due incontri, per i particolari temi trattati, ha chiesto di abbinarli alle attività formative per l’aggiornamento dei giornalisti campani con la partecipazione di due Consiglieri nazionali dell’Ordine e la concessione di crediti formativi ai partecipanti validi per l’aggiornamento professionale e l’iscrizione all’Ordine così come previsti dalla legge. Questa proposta proietta Ires in una dimensione di riconoscimento regionale e nazionale con una notevole visibilità. I percorsi di discussione, confronto e riflessione sono raccolti in una iniziativa dal titolo “Penso… dunque Sono”. Gli incontri previsti tratteranno i seguenti temi:
1) La Città Metropolitana. La forma dell’acqua. 18 ottobre 2016. Il sottotitolo è mutuato dal titolo di un racconto di Andrea Camilleri. Qual è, infatti, la forma dell’acqua? Tutto o il niente assoluto, come pensiamo del dibattito in corso sulla Città Metropolitana di Napoli. Tuttavia, per provocare una riflessione su cosa possa essere, l’Ires Campania presenterà una ricerca/proposta per una riforma amministrativa del territorio partendo dai diritti di cittadinanza. Si potrebbe immaginare un nuovo sistema di welfare? La realizzazione di nuove opere strutturali? Una politica di nuovi incentivi per lo studio ed il lavoro? Qual è, dunque, la forma dell’acqua?
2) Costituzione. Riforma Si, riforma No. 27 ottobre 2016. Non vogliamo entrare nella discussione riguardante la proposta di referendum ma riflettere e discutere sulla necessità di riformare lo strumento Costituzionale. Anche chi si pronuncia per il NO al referendum si dichiara favorevole, invece, a riformare e aggiornare la Costituzione del 1948. Quali sono i problemi che accomunano e quali quelli che dividono? I contenuti? Gli indirizzi? I metodi?
3) Mediterraneo: Mare nostrum, Mare mostrum. Culla di cultura e sviluppo o confine di morte. 8 novembre 2016. («Sempre il mare, uomo libero, amerai!» da L'uomo e il mare di Charles Baudelaire). Il Mediterraneo è stato in passato mare di cultura, di scambi, di porti, culla di civiltà aperto al confronto e all’integrazione. Il termine Mare nostrum è stato scelto, ancor oggi, come tema della Conferenza Inaugurale della Società di Diritto e Cultura del Mediterraneo (Cagliari, 2012). In epoca più recente si è denominata, invece, l'importante operazione di salvataggio in mare dei migranti realizzata dall’Italia. Il Mare Mostrum è, invece, quel confine di morte che ancora inghiotte migliaia di vite (in 25 anni circa 20mila) e che alimenta la politica di chi vorrebbe impedire lo sbarco di uomini, donne e bambini che sfuggono alla fame e alla guerra. Mare nostrum o mare mostrum? Nonostante tutto una scelta non scontata. (Incontro rientrante nelle attività di aggiornamento e formazione gratuita dell’OdG Campania).
4) L’Europa dei Popoli, della Troika e delle Elites. Costituzione o declino. 22 novembre 2016. L’Europa come nazione unica, come cultura fondante di civiltà, concreta e nuova realtà politica che unificava, includeva, accoglieva culture locali, stili, caratteri: popoli. Questa Europa non è più riconoscibile, quella ambita, sognata, desiderata dagli uomini di Ventotene (Rossi, Colorni e Spinelli) non è mai nata. I popoli d’Europa restano confinati in asfittiche politiche finanziarie. In questi contesti prevalgono le Elites… L’approvazione e la promulgazione della Costituzione (così come sostenevano Altiero Spinelli e Gaetano Arfè) dovrebbe passare per il Parlamento? Una Europa senza Costituzione (strumento dei Popoli) è destinata al declino o alla progressiva disgregazione? (Incontro rientrante nelle attività di aggiornamento e formazione gratuita dell’OdG Campania).
Per informazioni 081 287190. E' morto Ermanno ReaScrivo di Ermanno Rea e penso a Francesca Spada. Il romanzo (?) Mistero napoletano è stato quello che mi fece conoscere lo scrittore Rea e il suo desiderio di riconsegnare al ricordo di molti napoletani (e comunisti) quegli anni ’50 così difficili e, per certi versi, ambigui. Ma Ermanno Rea fortunatamente l’ho conosciuto anche di persona al Circolo della Stampa nella Villa Comunale. Con lui ci intrattenemmo su alcuni suoi altri scritti e lentamente, sotto braccio e bastone alla mano, percorremmo i viali alberati della Villa. Parlammo della “Ferrovia” (Piazza Garibaldi e dintorni) del suo ambiente sottoproletario, della povertà e miseria (anche umana) che circondava la stazione ferroviaria in pieno centro cittadino, ma anche dell’umanità, della ricchezza umana dei derelitti che avevano riempito il suo libro: il naziskin Caracas e la sua donna Rosa eroinomane, le puttane della zona che accoglievano ed ospitavano l’umana miseria del luogo. E poi la Bagnoli della “Dismissione”, la lettura drammatica di quel che poi in realtà avvenne. Non fu dismesso solo l’impianto siderurgico ma una città. L’orgoglioso lavoro di Vincenzo Buonocore a contrasto con una classe dirigente locale incapace e stracciona. Stava scrivendo su Guido Piegari e sulla sua epurazione dal PCI per volontà di Giorgio Amendola, sulla follia che lo colse e sulle manovre politiche e umane per isolarlo e colpirlo. Piegari fu il fondatore del Gruppo Gramsci che rivendicava un’idea unitaria di nazione e ripudiava la visione salveminiana di Amendola tutta protesa alla costruzione di relazioni con potentati locali: una visione, quella di Amendola, dettata sia da ambizione di potere sia da realismo politico che aveva dalla sua parte la maggioranza del PCI napoletano, i cosiddetti miglioristi, tra questi Giorgio Napolitano. La presa di posizione del Gruppo Gramsci faceva perno attorno alle letture di Gramsci di Piegari e dei suoi sodali, in particolare Enzo Oliveri e Gerardo Marotta. Furono tutti espulsi. Ricordo che nell’occasione dei seminari organizzati con l’amico Nino Cavaliere sulla “Cultura europea nel Mezzogiorno” (Ires Campania e Istituto Santi con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica) proprio Gerardo Marotta ricostruì, con un interminabile contributo, la storia del Gruppo Gramsci e di chi lo fondò e sostenne. Non si capirebbe il percorso di Rea se non si leggessero insieme, come un unico testo a più tomi: Mistero napoletano, La fabbrica dell’obbedienza, La comunista, Il caso Piegari. Storie private che divengono storia collettiva di una intera classe e di una generazione politica che avviava, forse già da allora, il suo decadente destino. Gianni De Falco. Addio DanielaDaniela Oliviero. La scomparsa di Daniela OlivieroL'IRES Campania partecipa al dolore degli amici della Form Retail per la dolorosa scomparsa di Daniela Oliviero, squisita e dolcissima collega ed amica. Un pensiero e un abbraccio va ai due figli di Daniela, Mario e Jacopo. |