Il ponte dei misteri.di Giovanni De Falco, direttore Ires Campania.
L'onorevole Alfano ci offre lo spunto per riprendere questo articolo pubblicato su NotizieSindacali.com nell'ottobre del 2009. A noi sembrava, ed ancora sembra, di trovarci di fronte ad un assurdo economico. Tutto sembra congiurare contro l'evidente ragionevolezza di quello che ricordavamo nell'articolo. Ma questo Paese sembra andare sempre più alla deriva rispetto alle logiche dell'economia e sempre più proiettato verso la "fantascienza". Noi cerchiamo ancora di rimanere ancorati alle "scienze".
Ma tutto sembra cospirare a favore di quei “comunisti” schierati contro il Ponte a cominciare dal volume del traffico da e per Messina e da e per Reggio Calabria. Il progetto (di massima) del Ponte è del 2002 e fonda le sue motivazioni sul previsto aumento del traffico tra le due sponde. Mai previsione fu così errata, dai dati dell’Autorità Portuale rileviamo che negli ultimi otto anni il traffico dei camion è diminuito per il 7%, quello passeggeri del 20%, quello delle auto del 30%. Anche i dati del traffico ferroviario sono negativi: -33% di treni passeggeri e -11% di treni merci. Sarà allora utilizzato dai pendolari? Neanche per sogno. Chi volesse sostituire il collegamento marittimo con l’auto dovrebbe affrontare un percorso di non meno di 50 Km di strada. Da Messina bisogna prima uscire dalla città (tra 4 e 5 km) prendere la nuova tangenziale (circa 15 km) portarsi in quota per l’attraversamento (circa 5 Km) attraversare il ponte (3,3 km) ridiscendere verso l’autostrada (altri 5 km) immettersi sull’Autostrada Salerno – Reggio Calabria (altri 16-17 km) per arrivare finalmente a Reggio Calabria, mettiamoci l’usura auto, il carburante ed il costo per l’attraversamento e il gioco è fatto… l’80% dei pendolari dice no!
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La terra perduta.Gianni De Falco, direttore Ires Campania. Notiziesindacali.com 1/12/2011
Torna di attualità la questione "caporalato". Una realtà che non tocca soltanto il nostro territorio e il meridione ma, oggi ci si accorge, anche il nord del Paese. In un vecchio articolo scritto e pubblicato nel dicembre del 2011 portavamo in evidenza il "peso" economico di queste attività. Da questo punto di vista sarebbe da valutare la reale possibilità di controllo del territorio da parte dello Stato, ma la realtà sembra offrire un quadro assolutamente impari. A fronte di milioni di euro che arrivano nelle casse delle organizzazioni criminali lo Stato non ha sufficienti risorse per approvvigionare di carburante le auto della Polizia e dei Carabinieri. Chi controlla, dunque, il territorio dei Mazzoni?
Sorrento Meeting 2015.Il Sorrento Meeting, organizzato dall'Osservatorio Banche - Imprese di Economia e Finanza, si terrà i prossimi 20 e 21 Novembre 2015. Vi invitiamo pertanto a segnare sin da ora l'impegno in agenda. Il tema della quinta edizione sarà la mobilità nel Mediterraneo con un particolare focus sulle prospettive logistiche nel Mezzogiorno italiano. Rapporto Impresa e Competitività 2015. Sintesiin allegato la sintesi dei primi risultati del Rapporto Impresa e Competitività 2015, l'indagine su un campione di imprese italiane operanti nei settori manifatturiero, ICT, delle costruzioni e del turismo a cura dell'Osservatorio Regionale Banche - Imprese di Economia e Finanza. Questa sintesi intende fornire al policy maker ed agli studiosi, una prima “immagine rapida” dello stato di salute dell’economia italiana, con riferimento ai quattro macro settori strategici ed ai territori, con l'obiettivo di avviare un dibattito che sarà finalizzato, in autunno, con la presentazione completa dei dati dell’indagine.
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