Le Lettere del PresidenteHo avuto modo di conoscere personalmente l’attuale Capo dello Stato negli anni novanta quando, nel governo Andreotti, era Ministro della Pubblica Istruzione. Allora ero componente del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (CNPI) il massimo organismo collegiale della scuola da lui presieduto di diritto. Mattarella, impresse una decisiva accelerazione perché fosse approvata l’unica riforma di sistema che la scuola italiana ha visto fino ad oggi, la legge 148/90 riguardante gli ordinamenti della scuola elementare.
Una legge che a sinistra veniva vista con favore ma che al centro e a destra era tacciata di pansindacalismo, perché pensata a misura degli 80.000 insegnanti che in ragione del calo demografico stavano per perdere il posto di lavoro. Leggi tutto...
Una nuova iniziativa IRES: i Forum.
Una nuova iniziativa promossa da Ires Campania: i Forum, per dibattere, conoscere, approfondire varie tematiche di natura sociale, politica ed economica. I Forum intendono aprire un confronto con la società, con il mondo scientifico e della cultura, con il mondo politico. Percorrere nuove vie, sperimentare, stimolare e proporre idee e modelli, nuovi sistemi, incontrare nuove generazioni e culture. Ires Campania presenta:
i.Forum
Marzo: La forma dell'acqua, o della Città Metropolitana.
Maggio: Ambiente pulito? Dopo la sentenza Eternit.
Luglio: Voce 'e popolo. Intervista sulla Campania.
Settembre: A, B e C. Istruzione e formazione, modello e modelli di sistema.
Ai Forum parteciparanno studiosi, politici, personalità del mondo della cultura, esperti a livello locale e nazionale. I risultati dei Forum saranno pubblicati sul sito e si apriranno al confronto più ampio con quanti intenderanno seguirli divenendone parte attiva.
«Je suis Charlie» la riflessione critica: Giuseppe BiascoI valori non basta predicarli, ma occorre praticarli. di Giuseppe Biasco, giornalista e ricercatore
La disumana violenza dei terroristi islamici a Parigi, a differenza dei drammatici attentati di Madrid del 2004 e di Londra del 2005, ha colpito molto l’opinione pubblica, che ha visto materializzarsi di colpo tutte le paure che da tempo sono agitate nella nostra vecchia ed impreparata Europa. In questo drammatico frangente, per molti è risultato quasi logico che ad essere colpiti fossero dei giornalisti e disegnatori, conosciuti per le loro posizioni satiriche, improntate ad un laicismo irriverente che non è mai piaciuto nemmeno ai cattolici ed a tutti coloro che professano religioni monoteiste. A quei giornalisti si erano aggiunti i soliti ebrei, che nell’immaginario collettivo, insieme ai palestinesi, sono considerati le vittime naturali della guerra infinita tra arabi ed israeliani. «Je suis Charlie» la riflessione critica: Ugo PiscopoCharlie, però... di Ugo Piscopo, poeta e scrittore
Nei giorni scorsi, in un clima fibrillante di indignazione e di dolore per i tragici fatti di Parigi, di fronte alle vittime della redazione di “Charlie hebdo” e delle altre vittime del terrorismo, ho subito risposto “je suis Charlie”, ai tanti appelli che mi sono giunti da molteplici parti. Ho anche fatto partire anch’io di mia iniziativa messaggi analoghi. Ho avviato, tra l’altro, un dibattito con un amico artista, che pensava e pensa diversamente. Sono stato, sono, sarò Charlie per sempre. Non si può, infatti, non essere contro il terrorismo e la barbarie. Per la libertà tout court, senza se e senza ma. Però, occorre aggiungere qualche codicillo. Certo, per la libertà bisogna essere disposti perfino alla morte. |