La lista dei buoni e dei cattivi di De LucaLa lista dei buoni e dei cattivi di De Luca. Gianni De Falco, presidente Ires Campania
Nella mia più totale sorpresa ho ascoltato una dichiarazione del Presidente De Luca che annunciava: ”La Campania darà una card di avvenuta certificazione a tutti i cittadini vaccinati dopo il richiamo. Sul retro c'è un chip - spiega - ci auguriamo che tra qualche mese i cittadini la possono esibire per andare al cinema, al ristorante con più tranquillità avendo la certificazione che sono stati vaccinati”. Resto basito… è la più moderna versione della differenziazione tra buoni e cattivi (a proposito ma cosa registrerà la chip?), prossimamente De Luca si augura la possibilità di marchiare a fuoco numeri o codici sulle braccia della gente che potrebbe rifiutare (legittimamente) il vaccino. Non sarebbe una soluzione da scartare avendo pensato, durante il lockdown, a Carabinieri con lanciafiamme o fucilazioni “cinesi”. Mi sembra spaventosa l’ignoranza che i nostri politici professano in tema di conoscenza della nostra Carta Costituzionale in relazione alla salute che individua anche, volente o nolente, la libertà di scelta terapeutica e di rifiuto delle terapie. Il diritto di rifiutare le terapie altro non è se non il risvolto in negativo del diritto pretensivo alla salute, che si estrinseca nel proprio perché “nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario, se non per disposizione di legge” e anche in tal caso la legge non potrebbe “violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. Viene così attribuita assoluta priorità al diritto all’autodeterminazione individuale in campo medico (Costituzione della Repubblica Italiana, art. 32 comma 2) e, a proposito, non cè nessuna legge che smentisca queste condizioni.Leggi tutto... Aggiungi commento
Buon Natale 2020Infodemia la nuova pandemiaInfodemia la nuova pandemia Stefano Dumontet, docente Università degli Studi di Napoli "Parthenope"
“Infodemia” è un nuovo sostantivo oggi largamente utilizzato per descrivere le caratteristiche della copertura mediatica della recente diffusione del coronavirus. La infodemia è l’equivalente del termine epidemia riferito al mondo della comunicazione, un esplicito riferimento alla biologia per descrivere fenomeni che esulano dal campo di osservazione di questa disciplina, prendendo a prestito concetti che vengono poi estesi al marketing (marketing virale), all’informazione (informazione virale) ed alla rapida diffusione di idee (memetica).
Il nuovo Archivio Storico della Cgil Campania.Il nuovo Archivio Storico della Cgil Campania. Dopo la riorganizzazione e valorizzazione dell’archivio con finanziamenti Mibac. Gianni De Falco, presidente Ires Campania
pubblicato su www.politicameridionalista.com
La nascita delle prime organizzazioni sindacali in Italia è legata alle profonde trasformazioni strutturali indotte dallo sviluppo del sistema capitalistico. Le associazioni di operai e lavoratori assumono inizialmente la forma di “società di mutuo soccorso”, ispirate a principi di solidarietà, poi quella di leghe di resistenza, meglio rispondenti alla necessità di sostenere anche in termini economici l’aspra lotta contro il padronato. In Campania l’avvio dell’associazionismo operaio risale agli anni Sessanta del XIX secolo. Tra il 1860 e il 1900 furono attivi nella regione 471 sodalizi operai, prevalentemente localizzati nelle province di Napoli, Salerno e Caserta. La prima organizzazione operaia sorta a Napoli fu la Società operaia napoletana, fondata da mazziniani nell’ottobre del 1860. Sostenuta e promossa dallo stesso generale Garibaldi introdusse alcuni elementi di assistenza fino ad allora fuori da ogni sistema di rapporti tra imprese e lavoratori come, per esempio, una paga minima applicata a chi dovesse risultare in malattia, un sostegno alla famiglia di ogni lavoratore morto sul lavoro.
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